Più della metà del territorio del Parco si estende sopra i 2000 metri, con paesaggi modellati dall'azione degli antichi ghiacciai e dal tipico aspetto “lunare”: morene, vallette nivali, ghiaioni, altopiani e un ambiente simile alla tundra nordeuropea.
Tuttavia le cime tondeggianti sono accessibili anche ai non esperti e consentono viste panoramiche fino alle profondità del Mare Adriatico e dell'intero Abruzzo. Pur avendo una aspetto non impervio, le arrotondate vette della Maiella richiedono lunghe e faticose ascensioni che però ripagano con panorami mozzafiato che spaziano dal Gargano al Conero.
Il Sentiero del Parco (P) attraversa per intero le alte quote della Maiella, dal Blockhaus al Guado di Coccia passando per il Monte Amaro.
Gli itinerari di quota sono spessi lunghi e impegnativi dalle condizioni a volte proibitive dove sopravvivono solo forme di vita animali e vegetali altamente adattate, ma regalano grandi emozioni per l´imponenza degli ambienti e la varietà dei panorami.
Ghiaie imponenti si alternano a sterminati pianori punteggiati di inghiottitoi di origine carsica, e sulle pareti di roccia sono frequenti le apparizioni del Camoscio Appenninico. Tra le cime più importanti del massiccio troviamo il Monte Amaro (m. 2793), il Monte Acquaviva, il Monte Focalone e la Cima delle Murelle.
Attraverso sterminati altopiani di roccia calcarea, e paesaggi lunari, si raggiunge Monte Amaro, la cima più alta della Maiella e seconda cima degli Appennini con i suoi 2793 metri.
Si tratta del luogo più ambito dagli escursionisti che vogliono scoprire e conoscere la vera essenza della Maiella. Monte Amaro può essere raggiunto con diversi itinerari, ne proponiamo alcuni:
In entrambi gli itinerari, gli spettatori di noi escursionisti affaticati saranno i camosci che faranno capolino tra le aguzze rocce.
Scopri quando andiamo sul Monte Amaro e mettiti in cammino con noi sui sentieri di questo luogo immenso e panoramico.