
Sui passi di Celestino V: l´eremo di San Giovanni all´Orfento
Racconti e personaggi della Majella
scritto da Nunzio Mezzanotte il 20-07-2016 17:58





La grotta di San Giovanni all´Orfento, una delle mete più suggestive del Sentiero dello Spirito, può essere definita come l´eremo più amato da Pietro da Morrone. Il Papa del "gran rifiuto", che durante la sua vita da eremita si spostò continuamente tra la Majella e il Morrone, visse per lungo tempo in questo rifugio sospeso nel tempo che Pietro scelse per la sua grande difficoltà di accesso. Raccontano, infatti, i testimoni del tempo: «Rimase in quel luogo selvaggio per più anni con due compagni. Si costruì un oratorio e celle per se e per i frati, e celle nella parte esterna per i pellegrini. La grotta era grande e davanti a se i grandi spazi e scenari selvaggi della Valle dell´Orfento e le cime più alte della Majella facevano da cornice. Grande in quel luogo era la natura, ma piccola a confronto all´infinito amore di Dio che tanto Pietro cercava».
Majambiente omaggia periodicamente con un´avvincente escursione all´eremo di San Giovanni all´Orfento il messaggio spirituale del santo eremita. L´escursione guidata si trasformerà, quindi, in un cammino speciale durante il quale potremo interiorizzare l´esperienza mistica di Pietro da Morrone, assaporando nel contempo i grandi scenari e gli infiniti spazi che la Montagna Madre ancora ci offre. Un´esperienza in cui natura, storia e spiritualità si incroceranno in una combinazione di sensazioni e di riflessioni che ci daranno la possibilità di assimilare per intero l´essenza stessa della montagna, che da queste parti ha un unico nome: Majella.
Nunzio Mezzanotte
Se vuoi scoprire anche tu uno degli itinerari più suggestivi del Parco Nazionale della Majella iscriviti alla nostra newsletter e ricevi in anteprima i prossimi appuntamenti con gli eremi celestiniani.
Majambiente omaggia periodicamente con un´avvincente escursione all´eremo di San Giovanni all´Orfento il messaggio spirituale del santo eremita. L´escursione guidata si trasformerà, quindi, in un cammino speciale durante il quale potremo interiorizzare l´esperienza mistica di Pietro da Morrone, assaporando nel contempo i grandi scenari e gli infiniti spazi che la Montagna Madre ancora ci offre. Un´esperienza in cui natura, storia e spiritualità si incroceranno in una combinazione di sensazioni e di riflessioni che ci daranno la possibilità di assimilare per intero l´essenza stessa della montagna, che da queste parti ha un unico nome: Majella.
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