
Il bramito del Cervo in Abruzzo
Lungo i sentieri
scritto da Francesco Mazzocca il 29-09-2020 18:56



L’autunno è, per certi versi, la stagione più affascinante dell’anno e rappresenta una sorta di ritorno alla calma dopo i frenetici mesi estivi. In Abruzzo, regione dei parchi ricca di boschi e valli selvagge, questa stagione sa stupire grazie ai colori e alle magiche atmosfere che regala. L’imminente arrivo di questo periodo di serenità però, nelle ampie valli boscose dei territori dell’intero Appennino, e anche qui sulla Majella, è annunciato da un minaccioso canto di guerra che squarcia le notti e carica l’aria di una palpabile tensione: il bramito del Cervo nobile.
Cos’è?
• Si tratta di un verso, emesso dai maschi, simile ad un muggito dalle note molto basse e gutturali, al punto da sembrare un vero e proprio lamento.
Qual è il suo significato?
• Il bramito indica l’avvento della stagione degli amori per i cervi, un periodo molto intenso e duro per i maschi, che arrivano a perdere molto del loro peso corporeo. In questa fase l’unico obiettivo è quello di accoppiarsi con il maggior numero possibile di femmine, per questo smettono di nutrirsi e passano intere notti a girovagare e bramire, guidati dall’istinto e da livelli di testosterone altissimi. Sono poco lucidi e molto aggressivi; fate attenzione.
A cosa serve?
Il bramito è uno strumento potente e versatile che il maschio di cervo utilizza per mandare messaggi di vario tipo: intimidatori verso i contendenti e di invito all’accoppiamento verso le femmine.
Ecco a voi un breve elenco dei motivi principali per i quali i maschi di Cervo bramiscono:
• Affermare la presenza ed il dominio in un territorio: emettendo i versi il maschio comunica la propria posizione agli altri cervi, mostrando la volontà di impossessarsi di quel territorio, che è condizione fondamentale per attirare un harem di femmine pronte ad accoppiarsi.
• Attirare le femmine verso il proprio territorio: le femmine, che percepiscono la diversa intensità dei bramiti emessi, entrano nei territori dei maschi più virili.
• Affermare la superiorità rispetto ad un contendente attraverso un bramito più intenso e forte: in questa “gara fra baritoni”, se il bramito non dovesse bastare a stabilire il primato di un maschio, si passa ad un elaborato rituale di guerra dove gli sfidanti si osservano a distanza cercando punti deboli nell’avversario e sfoggiando gli imponenti palchi. Se i contendenti si equivalgono si passa al combattimento che solitamente non è cruento e molto raramente è mortale per un maschio; esso serve a mostrare quale esemplare è più forte.
• Selezionare i maschi migliori che avranno il diritto di accoppiarsi con le femmine, dando vita ad una nuova generazione di cervi geneticamente più adatta e resistente alla vita in ambiente naturale.
Se vuoi scoprire molto altro su questo meraviglioso animale non ti resta che partecipare alle nostre escursioni dedicate all’ascolto del bramito.
L’ultima della stagione è in programma sabato 3 ottobre. Qui il programma: “Gli ultimi bramiti a Valle Giumentina”
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